Dalla parte del ragno by Cristina Rava

Dalla parte del ragno by Cristina Rava

autore:Cristina Rava [Rava, Cristina]
La lingua: ita
Format: epub
editore: RIZZOLI LIBRI
pubblicato: 2024-02-06T12:00:00+00:00


Dodici

Dorotea ha preso la decisione, e non si è confidata con Isidoro. Si preoccuperebbe per lei, ma non potrebbe fermare il corso degli eventi. Ora si tratta di stabilire solo il modo. Si guarda per un poco il polso e il dorso della mano destra, che recano ancora i segni rosei di quelli che sono stati graffi affilati. Indossa la felpa più pesante, si tira la porta alle spalle e, senza salutare nessuno, scende giù per le scale invece di chiamare l’ascensore.

Ardelia ha come l’impressione di essere seguita. Non è che abbia notato qualcuno in particolare, nemmeno un volto o un abito si sono ripresentati nel suo campo visivo. È affiorata così, come un refolo che porta un aroma, ma dopo un istante, per quanto tu possa inspirare e annusare, non lo percepisci più, sebbene resti nella tua memoria olfattiva.

Nelle edizioni dei notiziari del mattino e del mezzogiorno hanno fatto la loro brutta comparsa i primi accenni alla relazione tra la vittima di annegamento e la famosa pianista Picolit. Per adesso nessuna indiscrezione sulla cecità simulata né su quella inflitta. Mentre cammina ruminando pensieri, il dubbio di essere seguita va e viene, ma non scompare.

Spesa al supermercato. La cassa è in vista, come un faro per il navigante. Spinge decisa il carrello e a quel punto squilla il telefono. Lo afferra all’interno della tracolla, che le scivola rovinosamente dalla spalla: Gabriele! Che tempismo perfetto. Con qualche acrobazia riesce a rispondere all’amico, che per fortuna non ha fretta e può aspettare. I primi cinque minuti trascorrono tra convenevoli e battute, dando il tempo alla Spinola di mettere le borse nel bagagliaio e sedersi al posto di guida. Solo a quel punto Innocenti le compare trafelato davanti al parabrezza, come se avesse corso. Grandi abbracci da esuli ritrovati. Per un attimo la ligure Ardelia ritiene esagerati tutti quei festeggiamenti, poi riconosce un’altra sensazione, più oscura: considerando il mestiere dell’amico, a ogni commiato non sono mai sicuri di ritrovarsi. Per questo tanta euforia quando accade.

«Mi hai seguito?» gli chiede per avere conferma di quella strana inquietudine.

«Assolutamente no.»

Sembra sincero.

Si accomodano in un bar all’inizio del centro storico, dalla parte dell’antica Porta Marina, ormai nascosta da costruzioni successive. Hanno scelto quel locale all’aperto, nonostante l’arietta fine che arriva dalle montagne. In un tempo straordinariamente breve per il suo stile, la Spinola gli riassume tutto: fatti e dubbi. Poi inspira e spara la richiesta che Gabriele aveva previsto fin dall’inizio.

«Tu puoi dare un’occhiata... diciamo, fare una verifica discreta?»

«In questo caso non ci sono implicazioni per la sicurezza nazionale, quindi il mio ruolo sarebbe... abusivo.»

«Eh, come se fosse la prima volta che ricevi da parte mia una richiesta simile!»

«Infilare il naso nel fascicolo che sta istruendo un pubblico ministero non è una faccenda troppo complicata, ma si fa se è indispensabile e se rientra nella sfera del nostro interesse, e non per condizionare la giustizia comune. Credo di non poterti aiutare. Sarebbe un favoritismo imperdonabile e andrebbe contro qualsiasi etica. Mi dispiace...»

«Ma durante l’indagine che aveva coinvolto...»

«Sì



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